Maltempo in Sicilia: Landri (Caritas Agrigento), “fioccano richieste di aiuto da chi vive in case senza luce e gas”

“Il maltempo e le vittime – i senzatetto di Messina prima e di Canicattì, nell’Agrigentano, dopo, insieme con l’ultima vittima nel Palermitano ieri – hanno solo messo in luce le difficoltà che il nostro territorio tutto ha nell’affrontare certe emergenze, ma soprattutto dimostra come le nostre città e le nostre popolazioni devono far fronte a nuovi e urgenti bisogni”. All’indomani dell’ultimo abbattersi del maltempo sulla Sicilia, per Valerio Landri, direttore della Caritas di Agrigento, “al di là della neve, del gelo e della pioggia, il disagio c’è tutto l’anno e riguarda non solo chi nel nostro territorio è considerato povero e bisognoso: accanto ai migranti di passaggio, ci sono gli italiani, residenti o meno, che non hanno mai avuto o non hanno più una casa o che, se ce l’hanno, non sono in grado di sentirsi al sicuro e protetti al suo interno”. Il riferimento è a una nuova povertà che il freddo è fatto emergere: “Sono fioccate le richieste di aiuto di chi vive queste ore e questi giorni in abitazioni senza luce e senza gas – spiega Landri -. I Comuni sono impreparati, mentre devono sentire la necessità di rispondere a un bisogno che non è più solo delle grandi metropoli, ma che anzi ormai ci appartiene”. “Occorrono – dice Landri – strutture sociali di accoglienza, luoghi, persone capaci. Ma serve soprattutto aprire gli occhi sulla realtà, che è dura e triste, addirittura a volte tragica. È venuta fuori con dolore e anche lutto, e adesso l’intera società ha il dovere di affrontarla finalmente con una rinnovata coscienza e con coraggio”.

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