Terremoto: mons. D’Ercole (Ascoli), “si lavora notte e giorno per uscire dall’emergenza”

“Si lavora notte e giorno per uscire dall’emergenza e ci sono anche qui in diocesi di Ascoli Piceno intere frazioni non raggiungibili. Le persone, spesso anziane, sono da lunghi giorni senza luce e pochi viveri, non riusciamo a contattarle”. È l’appello del vescovo di Ascoli Piceno, monsignor Giovanni D’Ercole, in prima linea nel supporto alla popolazione del suo territorio provata dal terremoto e dal maltempo che ha isolato diversi quartieri della comunità montana e dei comuni limitrofi al capoluogo. Tra giovedì e venerdì il maltempo ha dato una tregua necessaria ai soccorritori per raggiungere alcune famiglie rimaste senza luce e nell’impossibilità di uscire dalle loro abitazioni. Una task-force di soccorritori si avvale anche di uomini e mezzi dell’esercito che si sta impegnando per tentare di raggiungere le persone in difficoltà e agevolare la viabilità. Passano le ore ed emergono le storie di diverse famiglie in situazioni di estremo disagio. Ad Acquasanta Terme una signora di 90 anni e suo marito sono stati recuperati dall’elicottero dei Vigili del fuoco dopo quattro giorni trascorsi al buio. Ad Arquata, Pescara del Tronto e Capodacqua oltre due metri di neve hanno reso impraticabile per giorni la Salaria. Alcune persone sono state raggiunte con sci e ciaspole per la consegna di beni di prima necessità e medicinali.

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