Maltempo: Coldiretti, “salito a 400 milioni il conto dei danni causati nelle campagne italiane”

“È salito a 400 milioni il conto dei danni causati nelle campagne italiane dall’ondata di maltempo che ha portato neve, gelo e vento, con l’ultimo allarme che viene dalla Sardegna dove potrebbero essere centinaia gli animali morti, soprattutto mucche, intrappolate nella neve, mentre il bilancio è drammatico nelle zone delle terremoto dove sono addirittura iniziate le evacuazioni degli animali sopravvissuti dalle stalle crollate per le nuove scosse ed il peso della neve”. Ad affermarlo è la Coldiretti in una nota con la quale rileva che “il maltempo eccezionale di gennaio ha distrutto interi raccolti di ortaggi invernali nelle regioni del centro sud e provocato danni alle serre e alle piante da frutta come agrumi e viti crollate sotto il peso della neve ma anche strage di animali” oltre al “crollo del 50% della produzione di latte nelle mucche e pecore stressate dal freddo e perdite commerciali per le difficoltà di consegna del latte e degli altri prodotti”. “Le conseguenze – prosegue la Coldiretti – si sentono anche per i consumatori nei supermercati dove sono drasticamente ridotte le consegne con inevitabili riflessi sui prezzi che mediamente aumentano del 200% dal campo alla tavola”. “Nelle aree colpite dal terremoto di Lazio Umbria, Marche e Abruzzo – sottolinea la Coldiretti – sono sepolte dalla neve 3mila aziende agricole e stalle con le perdite maggiori dovute al crollo della produzione di latte e alla impossibilità di consegnarlo insieme agli prodotti deperibili come le mozzarelle che sono stati gettati per una perdita stimata in milioni di euro a cui si aggiungono i maggiori costi dovuti ai disagi creati dal maltempo stimabili al +30% per le difficoltà a raggiungere il bestiame, per alimentarlo, mungerlo, abbeverarlo”. “La situazione – afferma la Coldiretti – è insostenibile per gli uomini e gli animali che sono rimasti nelle campagne terremotate dove si sono registrati pesanti ritardi ed inefficienze burocratiche”. “Davanti ad un disastro annunciato ci muoveremo – assicurano – per individuare le responsabilità e agire di conseguenza insieme ai nostri allevatori. Serve una accelerazione nella realizzazione delle opere per mettere al sicuro animali e uomini che non posso abbandonarli”.

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