Editoria: “Rogate ergo”, il numero di gennaio dedicato all’ecumenismo

I passi compiuti nel dialogo tra le varie confessioni cristiane sotto il pontificato di Papa Francesco vengono analizzati, fino agli ultimi sviluppi, dal numero di gennaio della rivista “Rogate ergo”. A fronte dei nodi teologici ancora irrisolti l’editoriale, firmato da Brunetto Salvarani, fa notare che il successo maggiore dell’ecumenismo sta nella sua stessa idea che ha assunto forme di vita non solo attraverso gesti, incontri ed espressioni di carità, ma anche di condivisione del martirio, come dimostra  il giornalista missionario Giulio Albanese. Ampio spazio è riservato alla presentazione di testimonianze ecumeniche provenienti dal mondo della vita consacrata. Vengono raccontate le esperienze del carmelitano Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma, della Comunità Monastica di Bose, delle Suore Oblate Benedettine di San Vito dei Normanni, dei Domenicani di Bari. Interessante l’ecumenismo espresso attraverso le canzoni dal gruppo Gen Rosso del Movimento dei Focolari, che in 50 anni ha contribuito non poco a creare  ponti tra le Chiese. La rivista si sofferma anche sull’ecumenismo della quotidianità, quello che tutti possono praticare, soprattutto con la preghiera. In particolare la riflessione si concentra sulle esperienze ecumeniche del Centro Giovanni Paolo II di Loreto, dal Sermig di Torino, delle Comunità di Sant’Egidio e di Taizé, la quale è presente anche a Roma con le sue iniziative nella parrocchia di Santa Maria in Portico in Campitelli. Infine, una panoramica storica dell’ecumenismo a partire dalla “Ottava di preghiera per l’unità della fede”, per la prima volta celebrata da san Vincenzo Pallotti a Roma nel 1835.

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