Latte: Moncalvo (Coldiretti), “l’indicazione di origine obbligatoria pone fine all’inganno del falso Made in Italy”

“Lo storico via libera all’indicazione di origine obbligatoria per il latte e i prodotti lattiero-caseari pone finalmente fine all’inganno del falso Made in Italy”. È quanto afferma il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, annunciando la pubblicazione avvenuta ieri nella Gazzetta Ufficiale del decreto “Indicazione dell’origine in etichetta della materia prima per il latte e i prodotti lattieri caseari” firmato dai ministri Maurizio Martina e Carlo Calenda. Si tratta di “un provvedimento fortemente sostenuto dalla Coldiretti che rappresenta un importante segnale di cambiamento a livello nazionale e comunitario”, sottolinea Moncalvo, anche perché “tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia sono stranieri, cosi come la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero, senza che questo sia stato fino ad ora riportato in etichetta”. Per questo, prosegue il presidente di Coldiretti, “il via libera risponde alle esigenze di trasparenza degli italiani che in più di 9 casi su 10, considerano molto importante che l’etichetta riporti il Paese d’origine del latte fresco (95%) e dei prodotti lattiero-caseari quali yogurt e formaggi (90,84%), mentre per oltre il 76% lo è per il latte a lunga conservazione”. Nell’etichetta andranno indicati il “Paese di mungitura” e il “Paese di condizionamento o di trasformazione”. Nel caso coincidano, allora basterà indicare il nome del Paese in “origine del latte”. Il provvedimento entrerà in vigore dopo 90 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, anche se sarà possibile, per un periodo non superiore a 180 giorni, smaltire le scorte delle confezioni con etichettatura precedente.

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