Costituzione: Uciim, dalla tavola rotonda alla Camera dei deputati proposte per educare alla convivenza civile

Insegnamento della religione cattolica come risorsa per educare alla convivenza civile. È una delle proposte formulate da Ernesto Diaco, direttore dell’Ufficio nazionale educazione scuola università della Cei, alla tavola rotonda in corso alla Camera dei deputati per iniziativa dell’Unione cattolica italiana insegnanti, dirigenti, educatori, formatori (Uciim). Tema dell’incontro “Quali valori per una convivenza civile?”. Per Diaco, l’Irc svolge un ruolo prezioso nell’educazione alla convivenza civile perché “richiede assunzione di responsabilità, educa al pensiero critico, è al tempo stesso cultura e vita”. A Firenze, ricorda, il Papa “ha affidato alla comunità cristiana il compito di approfondire l’Evangelii gaudium e i suoi quattro principi cardine”. Di qui la proposta all’Uciim di fare, “magari insieme al mio Ufficio, un lavoro di approfondimento su questi principi”. Da Gianluigi De Palo, presidente Forum associazioni familiari, l’indicazione del progetto associativo “Immischiati”, elaborato “per orientare il desiderio di partecipazione dei genitori non verso la ricerca del capro espiatorio ma verso il bene e per creare un vero patto scuola-famiglia”. Auspica maggiore partecipazione di studenti e famiglie Adelaide Iacobelli, vicesegretaria nazionale del Movimento studenti di Azione Cattolica (Msac), mentre Daniela Figini, presidente Uciim Lombardia, propone “una sorta di riflessione condivisa all’interno delle nostre associazioni su un codice deontologico dell’insegnante. Chi è l’insegnante oggi, quali i nostri valori e il nostro ruolo?”. Per Andrea Codispoti, presidente Uciim Calabria, ogni istituto “deve avere un suo progetto-scuola imperniato su persona umana, dignità, responsabilità”. La regola, conclude, “non deve essere imposta ma vissuta e autogestita”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy