Terremoto: mons. Brugnaro (Camerino-San Severino Marche), “servono cuore e mani per costruire solidarietà”

“Continuare ad avere quella speranza che ci ha richiamato Papa Francesco il 5 gennaio scorso, andare oltre l’ottimismo. Una speranza che trovi concretezza dall’esperienza della fede con un Dio che vuole il nostro bene”. Questa è la “ricetta” che, nel gelo e nel disorientamento di queste settimane, monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, vescovo di Camerino-San Severino Marche, condivide tramite il Sir. La sua è una delle diocesi più danneggiate della Regione. Oltre alle persone rimaste senza casa, innumerevoli risultano le lesioni al patrimonio artistico e architettonico, specialmente per quanto riguarda i beni ecclesiastici. “Serve cuore, ma servono anche le mani per costruire una solidarietà che ci abbracci e ci sostenga: da soli non ce la faremmo mai”, ricorda il presule, rifacendosi al discorso pronunciato dal Santo Padre alla vigilia dell’Epifania durante l’udienza ai terremotati nell’Aula Paolo VI. “Ridare fiducia a tutti – esorta quindi mons. Brugnaro -, perché piangersi addosso non serve: se sperimentiamo qualche situazione di lentezza negli aiuti, cerchiamo di non parlare di trascuratezza, ma di dare credito a chi ci dà una mano. La nostra Chiesa vive un momento di forte difficoltà, per le condizioni di salute dei nostri sacerdoti, per una viabilità in tilt, per l’emergenza neve e il sisma che rendono complicato il contatto quotidiano con queste persone come avveniva prima. Ma noi ci siamo. Siamo ugualmente accanto a loro”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy