Sir: le principali notizie di oggi dall’Italia e dal mondo. Sisma e valanghe in centro Italia; il pianeta è sempre più “caldo”

Centro Italia: al terremoto si aggiungono le valanghe

Squadre di soccorso in azione all’hotel Rigopiano, a Farindola (Pescara), investito da una valanga mossa dalle scosse sismiche. Una trentina di persone sono intrappolate nel seminterrato della struttura ai piedi del Gran Sasso, altre due portate in salvo nella notte. I primi soccorritori sono arrivati attorno alle 4 del mattino, sugli sci, mentre il resto della colonna si faceva largo tra la neve alta. È un altro aspetto del terremoto, che in montagna scuote la neve causando slavine. Dalle prime notizie il resort sarebbe crollato in parte, con il tetto piegato dal peso della neve. Nel frattempo proseguono gli interventi in tutta la vasta area che ieri ha subito nuove pesanti scosse. Sisma e maltempo lasciano paesi e case isolati, famiglie senzatetto, stalle crollate e animali esposti al freddo. La Protezione civile e l’Esercito stanno intervenendo in stato emergenziale. L’Europa si dice pronta a inviare mezzi e aiuti.

Politica: incontro “spigoloso” fra Gentiloni e Merkel

Un incontro cordiale ma anche a tratti spigoloso. Il premier Paolo Gentiloni ieri è volato a Berlino per incontrare la cancelliera Merkel. Fra i temi affrontati la ripresa economica, la situazione dell’industria, la lotta al terrorismo, la risposta alle migrazioni, il Brexit, i difficili rapporti con Trump e Putin. Scambio di vedute inoltre sul futuro dell’Europa. Sulla flessibilità in sede Ue Gentiloni ha affermato che Bruxelles è “rigida sui decimali dei bilanci”, mentre è assolutamente flessibile su questioni fondamentali come la risposta all’urgenza migratoria. Gentiloni ha inoltre puntualizzato la posizione dell’Italia sulle emissioni auto: “Ogni Paese decide secondo le proprie regole”.

Forum di Davos: Padoan attacca l’Europa

“Il problema dell’Europa è l’Europa. I nostri problemi nascono a Bruxelles e talvolta anche a Francoforte”. Dal palco di Davos (World Economic Forum, in Svizzera), il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan risponde indirettamente ai richiami dell’Ue sui conti pubblici italiani (ma sotto osservazione ci sono anche Francia, Spagna e Portogallo). Per Padoan, “dobbiamo rovesciare le politiche perché ora si stanno dando argomenti al populismo”. Sempre a Davos è presente il commissario Ue Pierre Moscovici, che afferma: “Abbiamo scritto una lettera all’Italia nella quale auspichiamo semplicemente che gli impegni presi dal governo italiano siano rispettati”.

Casa Bianca: Obama saluta, arriva “The Donald”

Ultima conferenza stampa di Barack Obama, ieri, prima delle cerimonie di giuramento e di insediamento del neo Presidente Usa Donald Trump, fissate per domani, e anticipate oggi da una serie di concerti, incontri e cerimonie a Washington. Obama ha affermato che, lasciata la Casa Bianca, si batterà ancora per i diritti delle minoranze, mentre ha sottolineato alcuni pericoli che intravvede per il futuro, relativi all’accesso alla sanità pubblica, all’accoglienza dei migranti, alla libertà di stampa e alla politica internazionale. Obama ha concluso il discorso affermando. “Credo nei valori di questo grande Paese, credo negli americani”.

Eutanasia: il video di Dj Fabo riapre il dibattito

 “Signor Presidente della Repubblica, vorrei poter scegliere di morire, senza soffrire. Ma ho scoperto di aver bisogno di aiuto”. Fa discutere l’appello lanciato da Fabiano Antoniani e inviato – mediante internet e social – al Presidente Sergio Mattarella. Conosciuto come Dj Fabo, Antoniani racconta la propria vicenda attraverso la voce della fidanzata Valeria, avendo egli gravi difficoltà nel parlare. A 39 anni è bloccato nel letto, “immerso in una notte senza fine”, tetraplegico e cieco, a causa di un incidente occorsogli due anni or sono. Nel video Fabo chiede di accelerare l’iter della legge sull’eutanasia, in discussione in Parlamento da tre anni.

Meteo: gelo polare, ma il Pianeta è surriscaldato

L’Agenzia federale statunitense per la meteorologia e la Nasa confermano che “il 2016 è stato l’anno più caldo sul pianeta dal 1880”. Un dato – apparentemente in contrasto con il gelo polare che investe il nord del pianeta in questi giorni – che emerge dall’analisi delle temperature nel corso dei dodici mesi passati sia sulla terraferma che sulla superficie oceanica. Si sarebbero registrati 0,94 gradi centigradi in più rispetto alla media del XX secolo, quindi la più alta mai registrata; le temperature medie sarebbe in costante aumento record negli ultimi tre anni. Gli scienziati sostengono che le elevate temperature medie sarebbero paragonabili a quelle di 100mila anni or sono, mentre il livello di diossido di carbonio eguaglierebbe quello di 4 milioni di anni fa.

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