Diocesi: mons. Sanguineti (Pavia), “un vescovo non è nulla senza il suo popolo, senza una Chiesa viva”

“Un vescovo non è nulla, o è ben poco, senza il suo popolo, senza una Chiesa viva che lui stesso è chiamato a servire, ad amare e solo così a guidare”. Lo scrive monsignor Corrado Sanguineti, vescovo di Pavia, nell’editoriale del settimanale diocesano “Il Ticino” in cui traccia un bilancio del suo primo anno di ministero episcopale. Ricordando il 24 gennaio 2016, giorno del suo ingresso solenne in diocesi, mons. Sanguineti rammenta: “Nella gioia espressa quel giorno dalla gente che è venuta ad accogliermi – gioia che ritrovo quando vado in visita nelle comunità parrocchiali, per una celebrazione, per una festa, per un incontro, quando ho la possibilità di conoscere altre realtà umane e sociali del nostro territorio, come i luoghi di cura per i malati e gli anziani, le case che accolgono persone con disabilità, le varie associazioni di volontariato e le iniziative di carità, i collegi universitari o le scuole d’ispirazione cristiana – ho visto qualcosa che andava oltre la mia povera persona”. “Era ed è la gioia – spiega il presule – di un popolo che accoglie il suo pastore e che sente il bisogno di una paternità e di una vicinanza, era ed è la disponibilità, piena di stima e di rispetto, anche da parte di ambienti laici e di persone non praticanti o non credenti, a incontrare colui che rappresenta la Chiesa in Pavia, come soggetto di bene nelle nostre città e nei nostri paesi”.

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