Consiglio d’Europa: Greco (Gruppo Stati contro corruzione) richiama l’Italia su magistrati e politici

(Strasburgo) Dodici raccomandazioni all’Italia sul rapporto magistrati-politica, sul funzionamento della giustizia, sui conflitti di interessi riguardanti i personaggi politici. Il Gruppo di Stati contro la corruzione del Consiglio d’Europa (Greco), pubblica oggi un rapporto sull’Italia, approvato lo scorso ottobre, che si concentra “sulla prevenzione della corruzione tra parlamentari, giudici e pubblici ministeri”. Greco “elogia l’Italia per i provvedimenti adottati in questi ultimi anni per far fronte al fenomeno dilagante della corruzione nel Paese”, si legge in una nota che accompagna la pubblicazione (disponibile in inglese e francese su www.coe.int). Valuta inoltre “positivamente il ruolo guida e proattivo svolto con determinazione dall’Autorità nazionale anticorruzione”. Il documento esorta però l’Italia “a gestire meglio la spinosa questione dei conflitti d’interesse”. Sollecita una “profonda revisione del sistema attuale, compreso il consolidamento delle norme frammentarie che disciplinano la questione, e chiede meccanismi più efficaci di controllo e di responsabilità”. Giudizio positivo, poi, sull’adozione da parte della Camera dei deputati di un Codice di condotta e della disciplina delle attività di lobbying; ma si ritiene che “dovrebbero essere compiuti ulteriori sforzi per garantire il rispetto di tali disposizioni”. Nota negativa i “non infrequenti casi di prescrizione dei procedimenti contro i delitti di corruzione”.
A questo riguardo il Greco “ribadisce la necessità di migliorarne l’efficacia, al fine di garantire che i responsabili di violazioni della legge siano portati dinanzi alla giustizia entro i tempi previsti. Ne va della credibilità dell’intero sistema”. Non di meno, Greco lancia “un monito sugli effetti dannosi che ogni presunta politicizzazione della professione” dei magistrati “potrebbe avere sull’indipendenza percepita del sistema giudiziario nel suo complesso. Ad esempio, si dovrebbe porre fine alla possibilità di assumere simultaneamente la carica di magistrato e di membro di un’amministrazione locale, e, più generalmente, la questione delle attività politiche dei magistrati dovrebbe essere affrontata in tutti i suoi aspetti a livello legislativo”. Greco sottolinea che “la lotta contro la corruzione è una questione di cultura e non soltanto di norme; il che comporta un approccio a lungo termine, un’educazione continua in tutti i settori della società e un continuo impegno politico, oltre che un approccio estremamente rigoroso, di tolleranza zero, nei confronti di comportamenti corruttivi”. L’attuazione delle 12 raccomandazioni rivolte all’Italia sarà valutata da Greco nella seconda metà del 2018.

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