Cardinale Bagnasco: “il cristiano è chiamato a lasciarsi trasfigurare”

“Il cristiano è chiamato a lasciarsi trasfigurare”. Lo ha detto ieri sera il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, nell’omelia pronunciata durante la preghiera ecumenica per l’unità dei cristiani che si è svolta presso la chiesa luterana di Genova-Nervi. Al contrario, “noi occidentali viviamo sbilanciati sul fare anziché sul lasciarci fare da Cristo”. Ma solo se ci lasciamo fare da Cristo “possiamo portare quei frutti che Gesù attende da noi”. E quale è il frutto? “Certamente la riconciliazione, l’unità delle chiese”. “Ma – ha sottolineato – noi vogliamo che i frutti siano almeno dei passi di benevolenza. Passi forse piccoli, ma veri concreti, sono passi ma in una direzione e questi frutti il Signore li benedice con quella grazia che non è da noi ma da Lui”. In precedenza il pastore Betz, della comunità luterana di Genova, ha ricordato che “il mondo ha bisogno della nostra testimonianza comune” e che “con l’amore di Cristo possiamo trasformare il mondo volgendolo al bene”. Infatti, “se accogliamo Gesù e l’amore, se crediamo, allora veniamo trasformati radicalmente”. Inoltre, ha detto ancora il pastore, “se crediamo in Cristo, non siamo cattolici, luterani, valdesi, ortodossi” perché “ognuno di noi è prima di tutto ambasciatore per Cristo”. “Nel modo in cui compariamo in pubblico – ha ricordato – nel nostro parlare e agire si deve riconoscere l’amore di Cristo”. Il nostro impegno deve essere a “vivere l’unità nella diversità riconciliata”.

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