Terra Santa: mons. Pizzaballa (patriarcato), “ci sono segni di morte fisica e etica ovunque”

(Dall’inviato Sir a Gerusalemme) “Ci sono segni di morte dovunque e in tutte le forme di violenza di cui siamo testimoni. Non solo di morte fisica ma anche etica. Conosciamo bene la violenza che strappa le vite in questa Terra, santa e difficile”: dalla basilica del Santo Sepolcro, l’amministratore apostolico per il patriarcato latino di Gerusalemme, monsignor Pierbattista Pizzaballa, ha invitato a contrastare la cultura di morte affidandosi alla Resurrezione di Cristo. Celebrando questa mattina a Gerusalemme con il Coordinamento dei vescovi di Terra Santa, l’arcivescovo ha ribadito che proprio “da questo Luogo i credenti cristiani devono imparare a essere testimoni della vita che è più potente di ogni forma di morte. L’esperienza del male e della sofferenza è qualcosa che rimane nella vita ma che non ha più la forza di stringerci. Restiamo nella speranza – ha concluso – e torniamo a casa con grande umiltà perché non esiste sfida più grande che camminare nella luce del Risorto”. Al termine della messa, il moderatore del Coordinamento, il vescovo Declan Lang, ha ringraziato mons. Pizzaballa e ribadito l’impegno di tutti i presuli, una volta rientrati nelle rispettive nazioni, di lavorare per la Terra Santa e per le pietre vive che la abitano.

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