Scuola: Candela (Uciim), congresso nazionale “vuole indicare politiche per educare i cittadini e soprattutto i giovani”

“Sancire, tramite la nostra Costituzione e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, principi chiave quali cittadinanza, convivenza civile, legalità, giustizia, corresponsabilità. E inoltre stabilire cosa significa essere cittadino europeo, tracciare sentieri che vanno al di là della funzione dell’Europa che sempre più si pone come censore economico”. Rosalba Candela, presidente nazionale dell’ Unione cattolica italiana insegnanti, dirigenti, educatori, formatori (Uciim), spiega al Sir l’obiettivo del tema scelto per il XXV Congresso nazionale – “La Costituzione fonte di convivenza civile” – che si apre domani nella capitale (fino al 22 gennaio) e nel corso del quale si procederà all’elezione del nuovo presidente e del nuovo Consiglio nazionale. Quando, un anno fa, “il Consiglio nazionale Uciim scelse questo tema – prosegue Candela – certo non si pensava al recente referendum né a questioni europee importanti quali ‘Brexit’, ma “l’obiettivo era e rimane lo stesso”. Per la presidente, il Congresso “vuole indicare politiche atte ad educare i cittadini e soprattutto i giovani” perché l’Uciim, “fedele alla sua storia, vuole aiutare l’uomo di oggi a riflettere e i politici ad agire in nome del ‘bene comune’. Quel bene che può realizzarsi solo con un intreccio di sinergie”. Nel pomeriggio del 20 gennaio si svolgerà presso la Camera dei deputati la tavola rotonda “Quali valori per una convivenza civile?” alla quale parteciperanno fra gli altri Gianluigi De Palo, presidente Forum delle associazioni familiari; Ernesto Diaco, direttore Ufficio nazionale educazione scuola università della Cei; Rosa De Pasquale, capo dipartimento Miur.

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