Parlamento Ue: Pittella (S&D), “creare un’area democratica e di progresso” per il futuro dell’Europa. “No al rigorismo”

Strasburgo: il leader dei Socialisti e democratici, Gianni Pittella (foto SIR/Parlamento europeo)

(Strasburgo) “La nostra volontà è di creare un’area democratica e di progresso, alternativa alla destra”, coinvolgendo S&D, Verdi e Sinistra unitaria. “Ci divide da loro la visione dell’economia: loro sono ultraliberisti e rigoristi, noi no”. Torna a parlare Gianni Pittella, capogruppo dei Socialisti e democratici, ieri opposto ad Antonio Tajani e da questi sconfitto al ballottaggio per la carica di presidente dell’Assemblea Ue. Pittella spiega che tra Ppe, Alde (Liberali) ed Ecr (Conservatori) è nata una coalizione “con l’asse spostato a destra”, “carica di contraddizioni”, con visioni differenti sui grandi temi dei diritti individuali, sul Brexit, sulle migrazioni, sul rapporto con alcuni leader di area popolare o moderata ritenuti “ingombranti”: dal polacco Kaczyński all’ungherese Orban, e alla premier britannica May. “La grande alleanza al Parlamento europeo non esiste più e la coalizione conservatrice non ha i numeri per governare e fare le leggi”: Ma, aggiunge Pittella, “noi non sceglieremo l’Aventinismo” e “non bloccheremo l’integrazione europea”; “siamo disponibili a convergere su singoli dossier, bisogna vedere però cosa ci propongono”.
Gianni Pittella conferma il sostegno alla Commissione Juncker, mentre attacca frontalmente il Liberale Guy Verhofstadt, autore dell’accordo con il Ppe: “Nel nostro gruppo molti mettono in dubbio la sua affidabilità politica” e ora emerge la possibilità che se ne chiedano le dimissioni dal mandato di negoziatore parlamentare per la Brexit. “Verhofstadt ha fatto le piroette, da Grillo a Berlusconi”. “Noi ci proponiamo come forza europeista, opposta ai populisti”.

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