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Papa Francesco: udienza, “ricordo con commozione la preghiera ecumenica a Lund”, “noi guardiamo più a ciò che ci unisce che a ciò che ci divide”. In Europa “comunione, riconciliazione e unità sono possibili”

“Ricordo con commozione la preghiera ecumenica a Lund, in Svezia, il 31 ottobre scorso. Nello spirito di quella commemorazione comune della Riforma, noi guardiamo più a ciò che ci unisce che a ciò che ci divide, e continuiamo il cammino insieme per approfondire la nostra comunione e darle una forma sempre più visibile”. Sono le parole con cui il Papa ha salutato oggi in Aula Paolo VI i pellegrini di lingua tedesca. “All’inizio della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, in particolare dò un cordiale benvenuto alla delegazione dell’itinerario europeo ecumenico, guidata dalla signora Preside Annette Kurschus”, ha esordito Francesco: “La vostra tappa a Roma è un importante segno ecumenico, che esprime la comunione raggiunta tra noi attraverso il cammino di dialogo nei decenni scorsi. Il Vangelo di Cristo è al centro della nostra vita e unisce persone che parlano lingue diverse, abitano in Paesi diversi e vivono la fede in comunità diverse”. Poi il ricordo di Lund e un auspicio per il nostro continente: “In Europa questa comune fede in Cristo è come un filo verde di speranza: apparteniamo gli uni agli altri. Comunione, riconciliazione e unità sono possibili. Come cristiani, abbiamo la responsabilità di questo messaggio e dobbiamo testimoniarlo con la nostra vita. Dio benedica questa volontà di unione e custodisca tutte le persone che camminano sulla strada dell’unità”.
E alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che stiamo celebrando, il Papa ha fatto riferimento in quasi tutti i saluti per gruppi linguistici, a cominciare da quello francese: “La nostra speranza di unità si esprime attraverso la nostra preghiera, è una speranza che non delude. Vi invito a pregare per questa intenzione”. Anche i pellegrini spagnoli sono stati invitati a pregare “insistentemente per l’unità di tutti i cristiani”: a quelli di lingua portoghese, il Papa ha ricordato che “il movimento ecumenico va fruttificando, con la grazia di Dio. Il Padre celeste continui a riversare le sue benedizioni sulle orme di tutti i suoi figli. Servite la causa dell’unità e della pace!”. Ai fedeli polacchi, Francesco ha citato il “motto” della Settimana – “L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione” – definendolo una “sfida”: “Preghiamo il Signore affinché tutte le comunità cristiane, conoscendo meglio la propria storia, teologia e diritto si aprano sempre di più alla collaborazione. Ci pervada lo spirito di benevolenza e comprensione, come anche la voglia di collaborare”. Infine, il saluto ai pellegrini di lingua italiana, che come di consueto conclude l’appuntamento del mercoledì: “Cari giovani – l’invito di Francesco -pregate affinché tutti i cristiani tornino ad essere un’unica famiglia; cari ammalati, offrite le vostre sofferenze per la causa dell’unità della Chiesa; e voi, cari sposi novelli, fate esperienza dell’amore gratuito come è quello di Dio per l’umanità”.

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