Migrazioni: Muscat (Consiglio ministri Ue), “crisi umanitaria alle porte, soluzioni subito, con impegno di tutti”

Strasburgo, 18 gennaio: il premier maltese Muscat con il presidente del Parlamento Ue Tajani (foto SIR/PE)

(Strasburgo) Gli Stati Ue “balbettano” sulla risposta alle migrazioni, anziché “condividere le responsabilità e gli oneri”. I Paesi mediterranei “sono stati lasciati soli per troppi anni. La soluzione al problema non viene da qualche soldo in più, ma da una risposta solidale”. E la solidarietà “è al cuore dell’Europa come l’avevano pensata le madri fondatrici e i padri fondatori”. Joseph Muscat, premier maltese, da Strasburgo richiama l’Unione europea a fare, solidalmente, la propria parte per rispondere alla gigantesca sfida delle migrazioni, per la quale indica la possibilità di replicare “l’essenza del patto con la Turchia”, “per far fronte alle reti criminali e alla tratta”, per salvare vite umane, per proteggere l’Europa”. “Per la prossima primavera si attende il consueto aumento esponenziale degli arrivi. Una crisi umanitaria è nuovamente alle porte. Occorrono soluzioni, subito”. Muscat è giunto a Strasburgo come presidente di turno del Consiglio dei ministri Ue. Davanti agli eurodeputati descrive il suo programma semestrale, che prevede il nodo-Brexit (“noi dobbiamo salvaguardare il progetto europeo, senza punire un Paese” che ha deciso di lasciare l’Ue); insiste sull’Europa sociale (lavoro, risposta ai bisogni dei cittadini). E conclude: “A 60 anni dai Trattati di Roma, l’Europa non deve andare in pensione, ma deve progettare passi in avanti”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy