Profughi: Sami (Unhcr), 2.000 persone sbarcate e 240 morti nei primi 15 giorni dell’anno

2000 persone sbarcate e 240 morti nei soli primi 15 giorni del 2017. Sono le cifre fornite oggi pomeriggio a Roma da Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, intervenuta al Centro scalabriniano alla presentazione del libro “Padre Mosè. Nel viaggio della disperazione il suo numero di telefono è l’ultima speranza” (Giunti Editore), scritto insieme al giornalista Giuseppe Carrisi. “Non c’è una pausa invernale nel business dei trafficanti – ha precisato Sami -. Anche in questo periodo, con il mare grosso, svuotano i capannoni dove sono ammassati i migranti in Libia e li fanno partire lo stesso”. L’Unhcr ha assistito in questi giorni i 4 sopravvissuti all’ultimo naufragio di sabato 14 gennaio nel Mediterraneo: “Ci hanno detto che era un barcone a due piani, con 180 persone. Quindi le vittime sono state centinaia, molte di più di quanto pensavamo”. Sami ha anche raccontato delle tante donne rapite dall’Isis e poi liberate, che si trovano ora con i propri figli rinchiuse nelle carceri libiche, in situazioni ancora drammatiche.

 

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