Povertà: De Marzo (Numeri pari), “unire agenda locale e nazionale”. Spesa sociale “sia fuori da patto stabilità”

Per Giuseppe De Marzo, coordinatore della campagna “Miseria ladra” di Libera, la rete “Numeri pari” promossa da Libera, Gruppo Abele, Cnca e Rete della conoscenza e presentata oggi a Roma, ha l’obiettivo di “unire due agende, quella dell’impegno locale e quella dell’impegno nazionale su quattro grandi temi, quattro gambe”. La prima riguarda “la cooperazione sociale e le proposte di welfare di comunità; segue l’impegno contro mafie e criminalità organizzata che si sono avvantaggiate dalla crisi e che quando c’è povertà ha già vinto”. E ancora: “sostenere le reti studentesche che vogliono impedire che l’ascensore sociale bloccato da dieci anni rimanga tale”, infine la “gamba del mutualismo sociale e dell’economia civile”. Su questi temi, spiega, “vogliamo dare risposte mettendo insieme le nostre esperienze”. Anche De Marzo cita il rapporto Oxfam diffuso ieri, aggiungendo che “i diritti sociali sono sistemicamente violati in questo Paese”, e che la spesa sociale deve rimanere fuori dal patto di stabilità. “Numeri pari”, conclude, “fa parte dei movimenti popolari protagonisti del terzo incontro mondiale che si è tenuto a Roma lo scorso 5 novembre su iniziativa di Papa Francesco del quale condividiamo l’invito sulla ‘necessità di un cambiamento perché la vita sia degna, un cambiamento di strutture’”. “Siamo una generazione particolare – aggiunge Martina Campani, coordinatrice Rete della conoscenza -. Sulla nostra pelle abbiamo imparato che chi ha di meno decide di meno e paga di più il prezzo della crisi”. Per questo occorre “ripartire da interventi pubblici che garantiscano un effettivo diritto all’istruzione”. Il punto è “restituire ai giovani opportunità di futuro” anche attraverso il “reddito di dignità”.

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