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Parlamento Ue: tra i presidenti del passato De Gasperi, Schuman e Simone Veil. Dal 1979 l’Assemblea è eletta dai cittadini

(Strasburgo) Il presidente del Parlamento europeo che viene votato oggi a Strasburgo, e che succederà al tedesco Martin Schulz, sarà il 16° alla guida dell’Assemblea da quando viene eletta a suffragio universale, ovvero dal 1979. In precedenza gli eurodeputati erano nominati in sede nazionale. La prima presidente del Parlamento nella nuova versione, scelta dunque direttamente dai cittadini, è stata la francese Simone Veil, alta esponente della politica e della cultura francese, di origine ebraica, deportata dai nazisti nei lager durante la seconda guerra mondiale. In seguito si sono avuti altri due presidente francesi, 3 spagnoli, 4 tedeschi (con Schulz che, unico nella storia, ha ricoperto l’incarico per due mandati); e, ancora, un presidente a testa per Polonia, Irlanda, Paesi Bassi e Regno Unito. Il presidente non dura in carica l’intera legislatura di cinque anni, perché a metà legislatura il Parlamento rinnova tutte le sue cariche: presidente, 14 vicepresidenti, questori, e vengono rinnovate le composizioni delle commissioni parlamentari, che attualmente sono 22. Il presidente presiede i lavori dell’assemblea, la rappresenta presso le altre istituzioni Ue e presso i cittadini, firma il bilancio e le leggi comunitarie.
Nella storia Cee-Ue, l’Assemblea parlamentare, sorta con il Trattato Ceca nel 1952, è stata presieduta da personalità del calibro di Alcide De Gasperi e Robert Schuman. Fra il 1952 e il 1979 gli italiani che hanno presieduto l’Assemblea sono stati, oltre a De Gasperi (1954, morì poco dopo la sua elezione), Giuseppe Pella (1954-56), Gaetano Martino (1962-64), Mario Scelba (1969-71) ed Emilio Colombo (1977-79).

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