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Norvegia: diocesi di Oslo condannata a rimborsare allo Stato 5 milioni di euro. “Delusi per la sentenza”

La diocesi di Oslo dovrà rimborsare allo Stato norvegese 40,5 milioni di corone (circa 5,4 milioni di euro) per le irregolarità dei registri “truccati”, secondo quanto deciso nella sentenza della Corte emessa oggi. A comunicarlo è la stessa diocesi, che mette on line il testo completo della sentenza: “Siamo delusi per questo verdetto, ma studieremo la cosa a fondo nei prossimi giorni”, ha dichiarato Lisa Wade, responsabile amministrativo della diocesi. Secondo la Wade, “non crediamo di aver ricevuto un sostegno finanziario eccessivo dallo Stato negli anni 2011-2015”. La diocesi, infatti, che ha più volte espresso il proprio rammarico per le scorrettezze nelle procedure usate in passato e vi ha già posto rimedio con una revisione accurata dell’elenco dei fedeli registrati, ha sempre sostenuto che la comunità cattolica a cui essa offre i propri servizi è in ogni caso più ampia dei fedeli ufficialmente registrati e sulla base del cui numero riceve le sovvenzioni dallo Stato. Nel comunicato diffuso si afferma anche che “la diocesi di Oslo non ha ancora deciso se farà ricorso contro la decisione della Corte”. Il processo per frode contro il vescovo di Oslo, mons. Bernt Eidsvig, era stato archiviato lo scorso novembre, quando un nuovo processo per frode era stato aperto a carico dell’economo, Pham Cong Thuan. Secondo i dati ufficiali oggi i cattolici dichiarati in Norvegia sono 124.985.

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