“Una fede che edificò molti di noi che l’abbiamo conosciuto qui a Roma, ove fin dal 1950 egli dedicò tutta la sua vita al servizio della Santa Sede”.  Così il cardinale Angelo Sodano, presiedendo oggi a nome del Papa il rito delle esequie del cardinale Gilberto Agustoni, morto nei giorni scorsi a 94 anni, ha tracciato il ritratto del porporato. “Pur conservando sempre nel suo cuore il ricordo della sua cara comunità svizzera, egli sempre ci edificò con il suo grande amore alla Chiesa di Roma”, la testimonianza di Sodano, che ha ricordato come “la Chiesa, con la sua fede nella resurrezione dei corpi, ha sempre dato grande importanza alla sepoltura dei defunti”.  I cristiani, ha sottolineato il porporato nell’omelia, devono essere sempre “pronti ad aprire la porta al Signore, quando venga a chiamarci a sé”: “Questa è quella visione cristiana della vita e della morte, che vogliamo professare, specialmente nel momento della dipartita da questo mondo di una persona cara. Questa è la fede che sempre ha guidato il nostro caro cardinale Gilberto”. Al termine della Messa, Papa Francesco ha presieduto il rito dell’Ultima Commendatio e della Valedictio. Con la morte del cardinale Agustoni il Collegio cardinalizio risulta composto da 226 porporati, di cui 120 elettori e 106 non elettori.