Disabili: Previte (Cristiani per servire), “gravi problemi di assistenza, pensioni inadeguate, mancanza di strutture”

Il mondo della disabilità, del dolore, della sofferenza, dei disabili fisici e psichici è “ancora una volta dimenticato dal governo” mentre restano “gravi ed urgenti i problemi dell’assistenza, dopo ben 39 anni dall’emissione delle leggi che hanno abolito i ‘manicomi'”. A ricordare ancora una volta alla politica la necessità di adeguare pensioni, assegni e indennità per “invalidi civili, ciechi civili e sordi” al costo della vita è Franco Previte, presidente dell’associazione “Cristiani per servire”. Gli importi attuali, afferma in una nota, “consentono loro solo la sopravvivenza”. Ancora troppe, aggiunge, le barriere architettoniche che “intralciano il cammino e la vita sociale dei disabili fisici nelle nostre città e nei nostri paesi”. E ancora: la legge 180 priva del regolamento d’applicazione e la legge 833 che ne ha proseguito l’iter “non hanno previsto strutture alternative ed adeguate, organizzazione dei servizi”. “Oggi, purtroppo – si legge ancora nella nota -, è ancora opportuna ed urgente la realizzazione di strutture territoriali di riabilitazione di lunga durata per i casi più difficili da riabilitare onde evitare che sulle famiglie gravi un carico insostenibile di disagi, costi e pericoli”, e sono inoltre necessari “l’autorizzazione al trattamento sanitario obbligatorio (Tso) anche in assenza del consenso del paziente almeno in determinate condizioni” e “la prevenzione dei disturbi di comportamento e di psicopatie in età giovanile”.

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