Polonia: mons. Nitkiewicz, “impegnarsi a favore dell’ecumenismo non solo per un breve periodo ogni anno”

“La preghiera è nostro dovere poiché non sappiamo quando e sotto quale forma arriverà la nostra unità”, ha affermato oggi mons. Krzysztof Nitkiewicz, presidente del Consiglio ecumenico della Conferenza episcopale polacca, sottolineando la necessità di “una maggiore partecipazione dei cristiani” alla Settimana di preghiera per l’unità che inizia mercoledì prossimo. Mons. Jerzy Samiec, della Chiesa evangelica polacca, ha rilevato invece che “nonostante tradizioni diverse, cattolici e protestanti sono uniti dal Vangelo e dalla missione di annunciare Gesù”. Il presule ha rivolto un appello ai media “per un’adeguata presentazione delle minoranze religiose”. Secondo mons. Nitkiewicz sarebbe opportuno che alla Settimana per l’unità dei cristiani partecipassero più attivamente i giovani e fra questi “coloro che sono vicini alla comunità di Taizé”. Altrimenti, ha osservato il presule, il movimento ecumenico “diventa come l’albero di Natale addobbato per 2-3 settimane, e poi di nuovo riposto in soffitta o in cantina a ricoprirsi di polvere”. La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani quest’anno ha per tema le parole della seconda Lettera ai Corinzi: “L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione”.

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