Duplice omicidio a Ferrara: Suor Ruffinatto (pedagogista), “schiaffo al mondo adulto” e “appello a impegno e proposta comuni per i giovani”

“Uno schiaffo e una doccia gelata al mondo adulto”; al tempo stesso “un appello a ritrovare orizzonti comuni di impegno e proposta per i nostri giovani”. Suor Piera Ruffinatto, salesiana e docente di metodologia dell’educazione presso la Pontificia facoltà di scienze dell’educazione Auxilium commenta al Sir il duplice omicidio della coppia di Pontelangorino, nel ferrarese, ad opera del figlio e di un amico di quest’ultimo. “Ci sconcerta – dice – perché rompe gli schemi, ci fa sentire smarriti di fronte al confine sempre più labile tra normalità e patologia. In fondo, ci ripetiamo, sembrava una famiglia normale, tranquilla… Insomma ci mette davanti a quello che potrebbe accedere in ogni nucleo familiare”. Ma questi ragazzi che “sembrano marziani lontani anni luce dalla realtà sono invece quelli che incontriamo a scuola, in parrocchia, all’oratorio, eppure non sappiamo mai fino in fondo chi sono veramente”. Gli adolescenti, riconosce la religiosa, “a volte non riusciamo a capirli e ci sfuggono di mano, tuttavia, come insegna il sistema preventivo di don Bosco, non dobbiamo temere il loro mondo ma tentare di abitarlo amando ciò che i ragazzi amano per instaurare con loro relazioni autentiche”. Bisogna insomma “trovare il modo di far re-incontrare mondo adulto e mondo giovanile, e deve essere sempre l’adulto a fare il primo passo”. Per suor Ruffinatto, “la preparazione al Sinodo del 2018 sarà occasione per chiederci, noi Chiesa e educatori: ci siamo? e come ci siamo?”. L’educazione e la prevenzione, conclude, “è azione condivisa, di convergenza, soprattutto in tempi di complessità come i nostri. Dobbiamo ritrovare orizzonti comuni di impegno e di proposta per i nostri giovani, ma anche modalità di sostegno e accompagnamento delle famiglie che non possono essere lasciate sole”.

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