Ospedale di Nola: mons. Depalma (diocesi), “non è dei medici la colpa delle scene che abbiamo visto”

“Non intendo partecipare al triste gioco della criminalizzazione dei medici di questa struttura di Pronto soccorso. Li ho visti salvare troppe vite umane per arrivare alla conclusione che sia loro la colpa delle scene che abbiamo visto”. È quanto ha affermato l’amministratore apostolico della diocesi di Nola, monsignor Beniamino Depalma, dopo la visita che ha effettuato ieri pomeriggio al reparto di Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria la Pietà di Nola, al centro in questi giorni delle polemiche per via dei pazienti assistiti e curati mentre erano distesi sul pavimento. Dopo aver salutato medici e infermieri al lavoro, nonché i pazienti assistiti, mons. Depalma è stato a colloquio con i dirigenti del presidio sanitario ai quali ha chiesto chiarimenti circa quanto accaduto nelle scorse notti. “Sono vescovo qui da 17 anni – ha detto Depalma all’uscita dal Santa Maria la Pietà – e da 17 anni la politica fa le stesse promesse: reparti nuovi, personale, barelle”. “Poco o pochissimo è stato realizzato”, l’accusa del presule, che ha sottolineato come “sono state necessarie immagini pubblicate sui social network per risvegliare le coscienze della politica nazionale e regionale”. Per Depalma, “le colpe partono dai vertici delle istituzioni e del sistema sanitario, che non vedono le enormi difficoltà dell’ospedale di Nola nel rispondere con pochi mezzi a una platea di circa 500mila cittadini”. “La politica non agisca, a danno avvenuto, con soluzioni buone solo a strappare un titolo di giornale”, il monito dell’amministratore apostolico di Nola, che ha concluso auspicando che “lavorino insieme, amministratori pubblici, manager e medici per risolvere in modo strutturale problemi che vengono rinviati sulla pelle dei cittadini e dei malati”.

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