Madre Teresa: Lamberti (“La Fedeltà”), “ci sbatte in faccia, con il sorriso, che la carità è uno stile di vita”

“Può un sorriso cambiare il mondo? Possono i piccoli gesti di carità vincere contro la violenza? E un abbraccio essere più forte e dirompente di mille armi? Madre Teresa, la piccola suora di origine albanese che ha passato la sua vita tra i poveri e gli emarginati, dimostra di sì”. Lo afferma Walter Lamberti, direttore del settimanale diocesano fossanese “La Fedeltà”, nell’editoriale pubblicato sul nuovo numero del giornale. “Per tanti – prosegue Lamberti – come ha detto Papa Francesco domenica in piazza San Pietro, sarà comunque difficile chiamarla ‘Santa Teresa’ perché ‘la sua santità è tanto vicina a noi, tanto tenera e feconda che spontaneamente continueremo a dirle Madre Teresa’”. “Spiazzante”, osserva il direttore, “come lo è stata lei in vita quando dispensava amore materno ai poveri e allo stesso tempo con la forza della semplicità inchiodava i potenti della terra alle loro responsabilità”. Ma anche “perché siamo abituati a vedere i santi come ‘supereroi’ e questo ci mette al riparo dalla responsabilità di un impegno”. Per Lamberti, “la santità di Teresa di Calcutta, madre, maestra, sorella, ci interpella proprio per la sua straordinaria semplicità”. “Ci dice – aggiunge il direttore – che il sorriso è più forte di ogni muso duro, che la mano tesa verso gli altri non è segno di debolezza e che rispondere al male con il bene, non è buonismo, ma un modo per seminare e far crescere la giustizia”. “Ci sbatte in faccia – sempre con il sorriso – che la carità non è un modo per sentirsi un po’ più buoni e lavarsi la coscienza, ma uno stile di vita”, conclude Lamberti, osservando che “di questi tempi è forse il messaggio più rivoluzionario e sovversivo che ci possa essere”.

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