Diocesi: Ancona, apre a Falconara Marittima “Regina Pacis”, casa alloggio per papà separati-divorziati

Sarà inaugurata a Falconara Marittima la prima casa alloggio temporaneo per papà separati-divorziati nella provincia di Ancona, nata da una collaborazione tra l’Associazione Riconciliazione e Pace Ancona onlus e la Caritas diocesana. “Una risposta e un sostegno concreto – comunica l’arcidiocesi – a questa ‘nuova povertà’”. La casa “Regina Pacis” aprirà le porte alla cittadinanza mercoledì 14 settembre. Per l’occasione è stata organizzata una tavola rotonda al cinema Excelsior di Falconara Marittima con inizio alle ore 17.30, sul tema: “Misericordiosi come il padre: padri per sempre”, nella quale interverranno: il cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona-Osimo, il vescovo di Palestrina, monsignor Domenico Sigalini, padre Cristoforo Amanzi, fondatore della Fraternità Francescana Madre della Riconciliazione e delle Pace, un papà ospite di una struttura già funzionante e una volontaria impegnata nella stessa. Alla fine della tavola rotonda, alle 18.45 in Via Trieste, 19, sarà inaugurata la nuova struttura con il taglio del nastro e la benedizione da parte del cardinale. “Regina Pacis” ha come finalità la promozione dei valori della famiglia e della vita, la protezione, l’accoglienza e l’integrazione sociale delle persone che si trovano in condizioni di disagio e di difficoltà. “L’appartamento – informa l’arcidiocesi – darà accoglienza a 4 papà separati, divorziati o che abbiano interrotto la convivenza con obbligo di mantenimento di figli minori e/o ex coniuge, per un periodo di 6 mesi, rinnovabile fino a 12, all’interno di un contesto in autogestione. Tutto ciò, attraverso figure preposte, permetterà ai papà di riacquistare la propria dignità; recuperare la famiglia ferita e mantenere o ricostruire il ruolo genitoriale, salvaguardando anche il diritto di visita dei propri figli”. Il Centro di ascolto diocesano della Caritas raccoglierà le domande presentate d una commissione di valutazione esaminerà le singole richieste. Una rete di volontari dell’Associazione Riconciliazione e Pace garantirà una presenza nella casa per non fare sentire sole queste persone.

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