“I bambini non devono mai essere vittime dello stato di detenzione dei genitori”. Così la garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, a margine della firma del protocollo di intesa tra autorità garante, ministero della Giustizia e Bambinisenzasbarre onlus, “un passo in avanti – ha detto la garante – nella tutela delle persone di minore età al mantenimento del legame affettivo con i genitori detenuti”. La “Carta dei figli di genitori detenuti” prevede anchel’istituzione di un Tavolo permanente, da convocare ogni tre mesi, con compiti di monitoraggio periodico e di promozione della cooperazione tra i soggetti coinvolti, al fine di favorire lo scambio di buone prassi, analisi e proposte. “Il Tavolo verrà convocato proprio su impulso dell’autorità garante: sarà importante verificare il numero di colloqui effettivamente fruiti annualmente dai bambini e dagli adolescenti che hanno genitori in carcere, per verificare il mantenimento dei legami familiari, pur in presenza di una detenzione, attraverso colloqui o altre forme di comunicazione a distanza. Senza mai dimenticare il preminente interesse delle persone di minore età – puntualizza Albano – pertanto nessun bambino può essere costretto a far visita al proprio genitore in carcere, ad esempio quando la causa della detenzione va individuata proprio in un reato accertato o contestato avvenuto in ambito familiare”.