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Madre Teresa: messa di ringraziamento per la canonizzazione. Card. Parolin, “per lei i bimbi non ancora nati i più poveri tra i poveri”

foto SIR/Marco Calvarese

Madre Teresa di Calcutta aveva indentificato nei “bambini non ancora nati e minacciati nella loro esistenza come ‘i più poveri tra i poveri’”. Per questo motivo “difese coraggiosamente la vita nascente, con quella franchezza di parola e linearità d’azione che è il segnale più luminoso della presenza dei Profeti e dei Santi, i quali non si inginocchiano a nessuno tranne che all’Onnipotente, sono interiormente liberi perché interiormente forti e non si inchinano di fronte alle mode o agli idoli del momento, ma si specchiano nella coscienza illuminata dal sole del Vangelo”. Lo ha detto il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin alla Santa Messa di ringraziamento per la canonizzazione di Madre Teresa che si sta celebrando in Piazza San Pietro. Nella sua omelia, il cardinale ha parlato dell’opera di Madre Teresa soffermandosi sulla sua difesa dei bambini non ancora nati. “Ciascuno di loro infatti – ha detto il cardinale – dipende, più di qualsiasi altro essere umano, dall’amore e dalle cure della madre e dalla protezione della società. Il concepito non ha nulla di suo, ogni sua speranza e necessità è nelle mani di altri. Egli porta con sé un progetto di vita e di futuro e chiede di essere accolto e protetto perché possa diventare ciò che già è: uno di noi, che il Signore ha pensato fin dall’eternità per una grande missione da compiere, quella di ‘amare ed essere amato’, come Madre Teresa amava ripetere”. Per questo tratto della sua opera, “in lei scopriamo – ha quindi concluso Parolin – quel felice e inseparabile binomio tra esercizio eroico della carità e chiarezza nella proclamazione della verità”.

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