Pellegrinaggio Unitalsi: il cero di Papa Francesco ieri sera alla fiaccolata di Lourdes

(dall’inviato Sir a Lourdes) – C’era anche il cero di Papa Francesco, ieri sera, alla processione aux flambeaux sull’esplanade del santuario di Lourdes. “Lo ha mandato il Papa – ha spiegato don Gianni Toni, direttore e animatore delle celebrazioni del pellegrinaggio nazionale dell’Unitalsi – perché fosse acceso come segno della sua presenza e della sua benevolenza e poi perché venga conservato nel santuario”. Ma il cero – affiancato nella processione dalla “rosa d’oro” donata anni fa al santuario di Lourdes da san Giovanni Paolo II e portata da don Carmine Arice – non è stato l’unico segno della vicinanza del Papa all’Unitalsi. Nell’esplanade, infatti, sono risuonate le sue parole, scritte in un messaggio diretto al presidente unitalsiano Antonio Diella, che le ha lette al termine della processione: “ogni cristiano è chiamato a portare il suo prossimo bisognoso sulle sue spalle ma soprattutto nel suo cuore”, ha scritto Francesco, richiamandosi all’immagine del buon pastore, “a me molto cara”. E ha ricordato Madre Teresa di Calcutta, figura al centro del pellegrinaggio: “sia per tutti voi un modello di servizio – ha auspicato il Papa – affinché come lei ci ricorda ‘la vita è una sola e debbo spenderla per seminare amore fino all’ultimo respiro’”. Per accompagnare la recita del Rosario che ha scandito la fiaccolata, sono state presentate cinque testimonianze: con Rosa, Adriano e Antonella hanno raccontato la propria storia e suggerito la propria riflessione l’atleta paralimpica Giusy Versace e il dottor Mario Melazzini.

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