Papa in Georgia: al Patriarca Ilia II, “vincere i nostri veri nemici con la pace e il perdono”

“Con la pace e il perdono siamo chiamati a vincere i nostri veri nemici, che non sono di carne e di sangue, ma sono gli spiriti del male fuori e dentro di noi”. È il compito comune a cattolici e ortodossi, così come è stato formulato dal Papa al termine del suo incontro a Tbilisi con Ilia II. “Questa terra benedetta è ricca di valorosi eroi secondo il Vangelo, che come san Giorgio hanno saputo sconfiggere il male”, l’omaggio alla Georgia: “Penso ai tanti monaci e, in modo particolare, ai numerosi martiri, la cui vita ha trionfato con la fede e la pazienza: è passata nel torchio del dolore restando unita al Signore e ha così portato un frutto pasquale, irrigando il suolo georgiano di sangue versato per amore”. “La loro intercessione dia sollievo ai tanti cristiani che ancor oggi nel mondo soffrono persecuzioni e oltraggi, e rafforzi in noi il buon desiderio di essere fraternamente uniti per annunciare il Vangelo della pace”, la consegna di Francesco, che subito prima aveva dichiarato: “Desidero essere amico sincero di questa terra e di questa cara popolazione, che non dimentica il bene ricevuto e il cui tratto ospitale si sposa con uno stile di vita genuinamente speranzoso, pur in mezzo a difficoltà che non mancano mai. Anche questa positività trova le proprie radici nella fede, che porta i Georgiani a invocare, attorno alla propria tavola, la pace per tutti e a ricordare persino i nemici”.

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