Germania: oltre 140 partecipanti ieri a Francoforte al secondo vertice cattolico sui rifugiati

Sono stati più di 140 i partecipanti al secondo vertice nazionale cattolico sui rifugiati, tenutosi ieri a Francoforte. All’invito di monsignor Stefan Hesse, rappresentante speciale per i rifugiati della Conferenza episcopale tedesca (Dbk) e arcivescovo di Amburgo, hanno risposto professionisti, esperti e volontari delle associazioni legate alla Chiesa cattolica tedesca che si occupano di interventi caritatevoli, di soccorso e di assistenza sociale, sanitaria ed educativa per i rifugiati. Durante il vertice, che si è tenuto a porte chiuse, i partecipanti si sono scambiati informazioni sull’integrazione in tempi di polarizzazione socio-politica. L’arcivescovo ha esortato la Chiesa e la società tedesca ad affrontare apertamente e con concretezza le sfide dell’integrazione: “L’obiettivo finale è che coloro che sono residenti da lungo tempo partecipino attivamente alla progettazione del percorso di integrazione”. Hesse “ha fissato la base” per il processo di integrazione “nei valori e nelle norme della nostra costituzione”. Ma “con preoccupazione si deve rilevare che i toni del discorso pubblico si sono alterati in modo esplicito”, ha detto l’arcivescovo. Sono state affrontate le proposte utili per soddisfare le crescenti sfide, sia con le esperienze della Caritas sia con i coordinamenti diocesani. L’arcivescovo ha rimarcato anche il ruolo delle parrocchie e delle associazioni cristiane per l’instancabile lavoro volontario: “Più di 200.000 volontari delle Chiese cattolica ed evangelica sono la prova che la nostra fede in tempi difficili propone una dinamica creativa e stimolante e i valori cristiani sono un fondamento storico per il nostro modulo d’ordine sociale”.

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