G20: Eurostat, ritratto principali economie mondiali. Ue e Giappone pochi figli, in Brasile record di energia rinnovabile

Eurostat: la distribuzione del Pil mondiale per aree geografiche

(Bruxelles) – I Paesi del G20 rappresentano il 64% della popolazione mondiale e l’85% del Prodotto interno lordo globale. Al suo interno sono compresi, oltre l’Ue, 4 Stati comunitari (Germania, Francia, Regno Unito e Italia) e altre 15 nazioni: economie solide ed emergenti, Paesi ritenuti “ricchi” e altri che presentano forti differenziali di sviluppo socioeconomico al loro intero, come Cina, India, Sudafrica o Brasile, nonché democrazie solide e altre realtà lontane dai canoni della piena democrazia (la stessa Cina, Arabia Saudita, Turchia, Russia…). Per la riunione del G20 in Cina (Hangzhou, 4-5 settembre), dove stanno arrivando i principali leader mondiali, Eurostat ha diffuso un ritratto statistico intitolato “The Eu in the world”, dove vengono messi a confronto numerosi elementi statistici riguardanti l’Europa e il resto del mondo. Si evince, ad esempio, che il tasso di fertilità medio in Europa (1,5 figli per donna) è al terz’ultimo posto nel G20, con i dati più elevati in Arabia Saudita (2,8), Indonesia e India (2,5) e quelli più modesti in Corea del Sud (1,2) e Giappone (1,4). Non a caso l’Ue ha una popolazione mediamente più anziana degli altri componenti il G20, fatto salvo il Giappone, che mostra una percentuale record di popolazione anziana. Fra le altre curosità emerge che il Brasile è il Paese che fa maggior ricorso alle energie rinnovabili: quasi l’80% del fabbisogno totale, mentre l’Ue nel suo insieme non arriva al 30%.

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