Siria: De Mistura (Onu), “99 bambini uccisi negli ultimi sei giorni. Serve una tregua. Non ci sono alternative”

foto SIR/Marco Calvarese

“Avevamo bisogno di un messaggio forte. La situazione in Siria è molto grave. Basta vedere la città di Aleppo per capire che i bombardamenti sono tanti e senza pietà. Negli ultimi sei giorni abbiamo avuto 99 bambini uccisi e 203 feriti, due ospedali colpiti e 30 medici rimasti per 350mila abitanti”. Così Staffan De Mistura, inviato speciale del Segretario generale dell’Onu per la Siria, ha illustrato l’udienza di Papa Francesco ai membri degli organismi caritativi cattolici che operano nel contesto della crisi umanitaria in Siria e Iraq, riunti a Roma per il loro quinto incontro promosso da “Cor Unum”. All’udienza ha partecipato anche De Mistura, secondo cui “il messaggio forte lanciato dal Papa questa mattina è che non esiste una soluzione militare. Prendere o riprendere una parte di Aleppo non vuole dire vincere la guerra. Deve vincere la pace”. Dopo il fallimento della tregua concordata tra Russia e America, “vanno trovate nuove condizioni per un altro cessate il fuoco. Non esiste alternativa – ha ribadito De Mistura parlando con i giornalisti – Eravamo a due passi dal mantenere questo cessate il fuoco, l’accordo tra russi e americani era stato serio – io ero lì con loro – trovato durante una intera notte. Chi ha voluto rompere l’accordo è chi non ha voluto che russi e americani si potessero mettere d’accordo”.

La colpa del fallimento della tregua, ha spiegato l’inviato speciale del Segretario generale dell’Onu, è sia del “presidente Assad che non aveva nessun interesse in questa tregua perché avrebbe portato all’atterramento completo della flotta aerea e degli elicotteri siriani” e sia di “chi appoggia Al Nusra che non voleva un distacco chiaro e operativo tra Al Nusra e il resto dell’opposizione”. Adesso, ha rimarcato De Mistura, “Russia e America, le due superpotenze hanno una grande responsabilità nel rispondere all’appello del Papa che ha detto che non esiste soluzione militare”. Questo significa anche, come più volte sottolineato dal Pontefice, “stop alla vendita e all’invio di armi”. In merito alla sua partecipazione alla conferenza di “Cor Unum”, De Mistura ha affermato che lo spirito dell’incontro è “ricordarci che in questo momento deve essere dato aiuto per ridurre il dolore” della Siria, “e agire come un medico che ne prolunga la vita in attesa di una cura. In questo contesto l’aiuto umanitario diventa importante. Quanto alla presunta scomparsa dell’Isis, De Mistura è chiaro: “No, Isis è quello che approfitta di tutti questi conflitti e non va dimenticato. Loro non dimenticano noi”.

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