Pellegrinaggio Unitalsi: Versace (atleta paralimpica), “la mia Olimpiade finisce con il termine del pellegrinaggio a Lourdes”

(dall’inviato Sir a Lourdes) “La mia Olimpiade finisce con il termine del pellegrinaggio a Lourdes”. Ad affermarlo è Giusy Versace, atleta paralimpica e unitalsiana della sezione calabrese, in questi giorni a Lourdes per il pellegrinaggio nazionale dell’Unitalsi, di cui è anche testimonial. “Sono qui per ringraziare”, rivela al Sir prima di iniziare il servizio al refettorio dell’Hopital saint Frai. Per Versace, infatti, “poter gareggiare a Rio de Janeiro è stata una soddisfazione, dopo la delusione per la mancata qualificazione a Londra 2012”. Ritornata dal Brasile pochi giorni fa, ha voluto essere presente al pellegrinaggio dopo un’assenza di due anni. “Qui mi ricarico – afferma sorridendo – anche se come tutti mi stanco, cammino molto e il dolore mi fa ricordare delle mie gambe”. “In questi giorni posso incontrare persone conosciute, ritrovare i sorrisi, aiutare altre persone”, prosegue, spiegando che un ulteriore motivo di felicità è la presenza del fratello, per la prima volta a Lourdes: “Questa esperienza la puoi raccontare, puoi fare l’elenco delle cose che fai fin che vuoi. Ma vivere il pellegrinaggio è tutta un’altra cosa”. Questa sera, nel corso della fiaccolata, Giusy Versace porterà la sua testimonianza: “La fede mi ha aiutato – racconta – per me è stata la formula per non arrabbiarmi, per dare un senso a ciò che mi è successo”. “Proprio qui a Lourdes – conclude – sono riuscita a girare la domanda, passando dal chiedermi ‘perché proprio a me?’ al ‘perché non a me?’. Così sono riuscita a trasformare quella che è stata una tragedia in una cosa buona per me e per gli altri”.

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