Ordinariato militare: mons. Marcianò, grazie al personale di Polizia “per come portate avanti il vostro compito”

Nella sua omelia per la festa di San Michele, patrono della Polizia di Stato, monsignor Santo Marcianò sottolinea come lui stesso ami definire “angeli gli uomini delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate, profondamente convinto del valore di cura e custodia che caratterizza la loro missione”, cioè “una missione che conduce a vincere grazie al sangue dell’Agnello”. Perché, spiega l’Ordinario militare, “occorre cercare in Dio i parametri della giustizia e dell’inclusione, della libertà e dell’uguaglianza, della pace e della misericordia” noi “siamo il frutto di una volontà di salvezza e amore che ci precede e che è per ogni persona e ogni popolo” ed è con “questo sguardo universale che voi, uomini delle Istituzioni, siete chiamati a servire il bene comune”. L’Ordinario ha ringraziato il personale della polizia “per come portate avanti il vostro compito, gravoso e prezioso; un compito che va accompagnato, per questo avete scelto San Michele come patrono. Egli vi ricorda, ci ricorda, che il male non ha l’ultima parola e che, come diceva San Giovanni Paolo II, il limite imposto al male è la misericordia”. Al termine della cerimonia mons. Marcianò ha consegnato al ministro dell’Interno e al Capo della Polizia la bolla pontificia con la quale San Michele Arcangelo venne ufficialmente proclamato Santo Patrono della Polizia di Stato da Papa Pio XII nel 1949, finora custodita presso l’Ordinariato Militare in Italia.

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