Migrazioni: Fcei, il 3 ottobre a Lampedusa preghiera ecumenica per le vittime e conferenza stampa

Commemorazione, raccoglimento, preghiera per onorare la memoria delle vittime dell’immigrazione e rilanciare il modello dei “corridoi umanitari” per evitare altre morti in mare e contrastare il business degli scafisti. Se ne parlerà a Lampedusa il prossimo 3 ottobre – 3° anniversario del tragico naufragio di 368 migranti a largo di Lampedusa – nella conferenza stampa convocata alle ore 15 presso l’Hotel Nautic dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), attraverso il suo progetto “Mediterranean Hope”. A Lampedusa, dov’è presente dai primi mesi del 2014 con l’Osservatorio sulle migrazioni mediterranee di Mediterranean Hope, la Fcei  organizzerà inoltre una celebrazione ecumenica alle 18 nella chiesa di San Gerlando di Lampedusa, in ricordo delle vittime di tutte le frontiere. Un’occasione per dire ancora una volta che “le morti in mare si possono contrastare aprendo vie di accesso legali e sicure”, afferma Paolo Naso, coordinatore di “Mediterranean Hope”, citando l’esperienza dei corridoi umanitari realizzata dalla Fcei, dalla Tavola valdese e dalla Comunità di Sant’Egidio, e che ha già portato circa 300 profughi in situazione di vulnerabilità, soprattutto siriani, dal Libano in Italia. Per l’occasione saranno presenti non solo i responsabili della Fcei e di Mediterranean Hope, ma anche due rifugiati siriani giunti in Italia con i corridoi umanitari. La celebrazione ecumenica si terrà . L’iniziativa – giunta alla terza edizione – è co-promossa dalla parrocchia di San Gerlando, dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia e dalla Comunità di Sant’Egidio, e sarà presieduta dal parroco dell’isola don Mimmo Zambito e dal pastore Luca Maria Negro, presidente della Fcei.

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