Sviluppo sostenibile: “una risposta salesiana” per l’inclusione sociale

In occasione del 1° anniversario dell’adozione da parte delle Nazioni Unite dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, il Don Bosco Network lancia “Una risposta salesiana all’Agenda 2030″, un documento che sottolinea l’impegno delle organizzazioni salesiane per il progresso della “gioventù povera e abbandonata”. “Crediamo che l’educazione sia la chiave per debellare la povertà in tutte le sue forme, ovunque”, si legge nel documento: “È essenziale per promuovere e garantire il bene comune. Come Salesiani siamo dedicati all’inclusione sociale di tutte le persone e lavoriamo in maniera coerente per eliminare le barriere strutturali che lo impediscono”. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sdg) sono stati sottoscritti esattamente un anno fa e rappresentano una sfida per i successivi 15 anni. A differenza degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Mdg), che erano destinati ai paesi in via di sviluppo, in particolare i più poveri, si applicano a tutti i paesi, ricchi e poveri.  Si tratta di 17 Obiettivi che, con le loro 169 mete conseguenti, costituiscono un’agenda di progresso e di trasformazione sociale che sarà raggiunta solo se tutte le parti interessate (governi, società civile, organizzazioni religiose e privati) si uniscono e lavorano insieme.  Il documento “Una risposta salesiana all’Agenda 2030” è stato approvato dal Consiglio Generale dei Salesiani e sarà presentato nei prossimi mesi dalle organizzazioni salesiane presso le istituzioni internazionali (Onu, Ue) e i governi dei rispettivi paesi.

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