Scuola paritaria: Fism, “con lo sblocco dei fondi il Consiglio di Stato ha accolto le nostre tesi”

Il Consiglio di Stato ha accolto le tesi di Fism (Federazione italiana scuole materne) e Avvocatura dello Stato, respingendo la domanda di sospensione del decreto ministeriale 367/2016 di Aninsei (Associazione di scuole paritarie collegate a Confindustria) per l’erogazione dei contributi alle scuole paritarie nell’anno scolastico 2015/2016. “La decisione del massimo organo della giustizia amministrativa – spiega la Fism – pone di fatto le basi perché il ministero dell’Istruzione provveda, con effetto immediato, all’erogazione dei contributi, anche in ragione del fatto che molte scuole hanno addirittura dovuto bloccare il pagamento degli stipendi in attesa delle risorse”. “La vicenda – sottolinea la Fism – è la prova che le modalità di distribuzione dei contributi è tutta da riformare, ma non certo per la questione degli aiuti di Stato, come vorrebbe Aninsei, che era già stata risolta nel 2012 dall’Unione europea, che ritiene la funzione pubblica di istruzione un’attività non economica”. Invece, aggiunge la Fism, “è necessario arrivare a una forma di convenzionamento (trasformando gli attuali capitoli di spesa in un fondo di dotazione nazionale) fra i soggetti non statali ma accreditati dalla parità e che esercitano la funzione pubblica di istruzione e il ministero che eroga le risorse”, per “dare certezze alle famiglie, ai lavoratori e a tutto il mondo paritario che costituisce un asse portante del sistema nazionale di istruzione”. “Non fosse altro – conclude la Fism – che per il milione di alunni che lo frequenta e per la funzione pubblica essenziale in larghe aree del Paese, soprattutto per la scuola d’infanzia”.

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