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Papa Francesco: ieri ha incontrato delegazione del Wjc, “l’Europa ha bisogno dei migranti”

Il tema dei migranti e della pace al centro dell’incontro ieri sera tra papa Francesco e una delegazione del World Jewish Congress (Wjc) guidata dal presidente Ronald S. Lauder. Nel suo discorso – si legge in un comunicato diffuso oggi dal Wjc – il Papa ha parlato della sfida di promuovere la pace nel mondo e della crisi dei rifugiati. “L’Europa – ha detto – spesso dimentica che è stata arricchita dai migranti. L’Europa si sta chiudendo. L’Europa sta perdendo creatività. L’Europa ha un tasso di natalità sempre più basso e una disoccupazione sempre più alta”. Il Papa ha fatto poi riferimento agli attacchi terroristici di Bruxelles del 22 marzo scorso. “Abbiamo bisogno di riflettere sull’integrazione, che è importante. Le persone che hanno commesso gli attacchi terroristici in Belgio non erano adeguatamente integrati”. Papa Francesco ha poi di nuovo ribadito un concetto che aveva espresso in un precedente incontro al presidente Lauder e cioè che “un buon cristiano non può essere un antisemita”, aggiungendo quanto sia importante oggi che cristiani e ebrei parlino con fermezza contro ogni forma di brutalità nel mondo. “Camminiamo insieme per rendere questo mondo più sicuro”, ha detto il Papa ai leader delle Comunità ebraiche di Europa e America presenti all’incontro. E in vista del Rosh Hashana che segna l’inizio dell’anno ebraico, papa Francesco ha rivolto alle comunità ebraiche i suoi auguri. Il Papa ha detto: “Abbiamo bisogno di più cordialità e gentilezza”. “Abbiamo bisogno di parlare per la pace”. Da parte sua il presidente Lauder ha detto al Papa: “Noi ebrei siamo stati tutti degli immigrati e comprendiamo la situazione in cui si trovano oggi gli immigrati”. E facendo eco alle parole di pace pronunciate da Francesco, Lauder ha detto: “Preghiamo per la pace. Abbiamo bisogno di vivere in pace”. La delegazione ha infine elogiato Francesco per la sua recente visita ad Auschwitz, dove aveva scelto di rimanere in silenzio.

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