“Siria, la pace è possibile”: è il tema di un incontro che avrà luogo il 28 settembre a Roma, nella sede di Caritas internationalis, cui parteciperanno tutti i suoi rappresentanti che operano in Siria e in Iraq, tra i quali il presidente di Caritas Siria, monsignor Antoine Audo, vescovo caldeo di Aleppo, il nuovo direttore di Caritas Siria, Riad Sargi, padre Paul Karam, dal Libano e Wael Suleiman di Caritas Giordania, insieme ad altri esponenti di Caritas Iraq e Turchia. L’incontro acquista una rilevanza particolare anche alla luce del conflitto in corso nella città siriana di Aleppo e dei preparativi che dovrebbero portare all’attacco alla città irachena di Mosul, in mano a Daesh. Conflitti per i quali Caritas Internationalis rinnova il suo appello per una pace negoziata che ponga fine alle sofferenze del popolo iracheno e siriano. In questi 5 anni di guerra in Siria la Caritas ha messo in campo la sua operazione umanitaria più vasta, fornendo cibo, medicine, istruzione, rifugi, sostegno psicologico, sia in Siria che nei Paesi che accolgono rifugiati. Solo nello scorso anno le organizzazioni nazionali Caritas hanno raggiunto 1,3 milioni di persone. “Portare le parti on conflitto a negoziare una soluzione pacifica, sostenere i milioni di persone colpite dalla guerra e dare ai siriani, fuori e dento i confini nazionali, dignità, pace e speranza” è la richiesta della Caritas ai suoi sostenitori invitati a fare pressione sui rispettivi governi. Syria.caritas.org è il sito attivato da Caritas Internatonalis per sostenere la campagna per la Siria che si può seguire anche attraverso Twitter #peacepossible4syria @iamCaritas