Rapporto Istat: il 52% degli italiani è insoddisfatto dei tribunali civili

(DIRE-SIR) – Il 52,0% di coloro che hanno avuto una esperienza diretta con la giustizia civile dichiara di essere poco o per niente soddisfatta. L’insoddisfazione è maggiore fra gli uomini (57,0% rispetto al 46,8% delle donne). È quanto si legge nel rapporto Istat 2015 sulla Giustizia civile. Una profonda insoddisfazione (67,3%) viene manifestata da chi aspetta da almeno cinque anni la pronuncia del giudice come pure da parte di chi ha sostenuto costi elevati assolutamente non previsti (70,0%). L’insoddisfazione diventa ancora più marcata tra coloro che considerano l’esito del procedimento del tutto “sfavorevole” (84,0%). Secondo i cittadini intervistati bisognerebbe soprattutto ridurre la durata dei procedimenti (68,6%), semplificare gli aspetti burocratici (57,7%) e garantire puntualità alle udienze (31,0%). Buona parte dei cittadini individua nel rapporto umano con i magistrati il fattore di maggiore criticità. Tre su dieci ritengono che i giudici dovrebbero “prestare più attenzione alle ragioni delle parti” o garantire una maggiore “imparzialità” (21,7%). Negli ultimi tre anni ben 1 milione 555 mila persone hanno deciso di rinunciare ad avviare una causa civile per il timore di sostenere costi troppo elevati rispetto al vantaggio conseguibile (30,8%), per l’incertezza dei tempi di svolgimento (25,6%) o dell’esito favorevole (15,5%).

(www.dire.it)

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