“Diversità. La cosa migliore genera la semplicità” è il motto della 41ª Settimana interculturale tedesca inaugurata nella chiesa di San Norberto, ai margini del famoso campo transiti di frontiera di Friedland, in Bassa Sassonia. Una cerimonia ecumenica, celebratasi ieri, ha avviato i lavori della kermesse ecumenica che vedrà la realizzazione di 5mila eventi in più di 500 sedi in tutta la Germania. La cerimonia e stata presieduta dal vescovo di Hildesheim, monsignor Norbert Trelle, vice presidente della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), dal vescovo Dr. Johann Hinrich Claussen, rappresentante culturale della Chiesa evangelica in Germania, e dall’archimandrita Gerasimos Frangoulakis, rappresentante dei metropolitii greco-ortodossi di Germania. Alla preghiera ecumenica hanno partecipato molti residenti della città di Friedland, operatori del campo di transito, dipendenti Caritas e molti rifugiati ospitati nella struttura temporanea diventata tristemente famosa durante l’esodo di migranti e richiedenti asilo del 2015. “Friedland è diventato sinonimo di partecipazione e integrazione” ha detto Trelle, perché “la partecipazione attiva e la ricerca di un nuovo terreno comune sono il punto centrale della Settimana interculturale”. Per il presule c’è bisogno di “una solidarietà globale con i migranti, prima di tutto con i più deboli, coloro che sono fuggiti dalla guerra, dalla fame e dall’umiliazione delle persecuzioni”.