Diocesi: mons. Trasarti (Fano), “incontrare lo straniero, il povero, l’affamato, l’abbandonato”

Un richiamo forte a vivere quella presenza per ogni “uscita”, per ogni missione della Chiesa che deve essere realizzata su indicazione di Gesù che chiede, guida, accompagna. È la nuova lettera pastorale di monsignor Armando Trasarti, vescovo di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola, dal titolo “Sulla tua parola”, presentata ieri alla diocesi. È una sollecitazione appassionata al popolo di Dio per una Chiesa evangelizzatrice che nel terzo millennio sappia guardare oltre, sappia ricominciare sempre dalla parola di Gesù, con rinnovato slancio di missione e di impegno. Al centro della lettera, si legge in un comunicato della diocesi, c’è “una Chiesa esperta in umanità che sa farsi prossima ad ogni uomo attraverso la testimonianza della carità, una Chiesa aperta alla ricerca della verità, che anzi attrae alla Verità e alla pratica della giustizia e della solidarietà”. “Non vi è verità senza relazione”, e la relazione è “incontro”, una delle affermazioni centrali del presule, secondo il quale “incontrare l’altro significa riconoscere l’alterità nel ventaglio delle sue possibilità: lo straniero, il povero, l’affamato, l’abbandonato”. Tra le raccomandazioni per i fedeli, una “solida formazione”, anche in campo liturgico, e due indicazioni paradigmatiche, come direzioni di marcia: una Chiesa umile e l’umanizzazione dell’uomo.

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