Monsignor Galantino: nella Laudato si’ il Papa invita alla “difesa dell’uomo”

La “conversione ecologica” alla quale invita Papa Francesco “passa attraverso il recupero della relazione con Dio, con il prossimo e con la terra”, ha spiegato stamattina monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, intervenendo a Verona, all’evento dedicato all’enciclica “Laudato si’” organizzato dalla diocesi di Verona, dal comune di Verona e dall’Amia. “Se tutto ciò è vero – ha sostenuto il presule -, il tentativo dei media di disinnescare l’enciclica relegandola a un appello genericamente ecologista si rivela un tentativo sfacciatamente e ingiustificatamente riduttivo”. Dunque, “l’invito di Papa Francesco alla difesa dell’ambiente” o, come recita il sottotitolo della lettera enciclica, “la ‘cura della Casa comune’” è “innanzitutto la difesa dell’uomo. Dio, che ama l’umanità a tal punto da esserne geloso, ha riservato all’umanità il privilegio di abitare e poter scrivere la propria storia in una Terra pulita, generosa e feconda. Per questo, porsi a difesa del creato non è una conversione movimentistica dell’agire pastorale della Chiesa; non si tratta neppure di colonialismo culturale o ideologico, ma riflette la grande passione che anima la Chiesa a servizio degli uomini e delle donne di ogni luogo e di ogni tempo”. Non solo: “Questa enciclica – ha sottolineato il segretario generale della Cei – richiama tutti a rispettare il principio dell’universalità dei beni, dal momento che i beni sono stati donati a tutti. E il termine tutti non ha solo una direzione spaziale, ma anche un reciproco valore temporale; pertanto non può essere consentito che una generazione impatti sull’ambiente a tal punto da dissolvere anche le risorse essenziali delle future generazioni”.

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