Migranti: Silvestri (Avsi), “questione migratoria richiede anche lavoro culturale”

“La questione migratoria chiede soluzioni tangibili come luoghi di educazione integrale, lavoro, cure, cibo, progetti di sviluppo nel rispetto dei diritti fondamentali. Ma dentro queste azioni essenziali c’è un’altra dimensione, di lavoro culturale. I modi estremi e antitetici di considerare i migranti: ‘fuori tutti i migranti – sono un problema’, oppure all’estremo opposto, “accogliamoli tutti, sono una risorsa’, sono sterili”. A dirlo è il segretario generale di Avsi, Giampaolo Silvestri, intervenuto oggi a New York all’incontro promosso dal Governo Italiano al Palazzo di vetro dal titolo “Large movements of refugees and migrants: global challenge, regional responses, comprehensive strategy”, in occasione dei lavori dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che dedicano attenzione al tema “Migranti e rifugiati”. Per Silvestri è “importante intervenire con azioni di decostruzione del mito secondo il quale in Europa ci sarebbe il paradiso. In troppi partono illusi e, dopo aver vissuto su un marciapiede o come fantasmi illegali in terra straniera, tornano a casa sconfitti”. Allo stesso modo “nell’Occidente benestante c’è bisogno di un lavoro di conoscenza reciproca, di scoprire chi arriva, da dove arriva, perché arriva. Anche il tema della ‘paura’ e della ‘sicurezza’, argomenti prioritari nelle agende di chi, chiede un passo più coraggioso di conoscenza reciproca”. Questo lavoro culturale, ha detto il segretario generale di Avsi “ha bisogno di appoggiarsi e fondarsi su relazioni tra persone, non può essere frutto di teorie e analisi”. “Decisiva” a riguardo è “la cura della relazione personale. Dalla ricostruzione e cura dei legami interpersonali potremmo-dovremmo ripartire”. All’incontro sono intervenuti anche il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale dell’Italia, Paolo Gentiloni, diversi ministri dei governi di Libano, Giordania, Nigeria, Etiopia, Niger, oltre a Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Federica Mogherini, vice presidente della Commissione europea, Peter Sutherland, Speciale Rappresentante delle Nazioni Unite per le migrazioni interne, ed Emma Bonino.

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