Società: “Scarp de’ tenis”, inchiesta sui “caregiver”. Cresce il numero dei ragazzi “badanti” di mamma o papà

“È un fenomeno minore, ma per la prima volta quest’anno è venuto a galla ed è stato descritto in tutte le sue sfaccettature in due ricerche”. Scarp de’ tenis, rivista di strada, nel numero di ottobre presenta un’articolata inchiesta sui “caregiver”, ragazzi e adolescenti che si prendono cura di genitori problematici. La prima di tali ricerche è quella del gruppo Crc, network di 91 associazioni, coordinato da Save the Children Italia, che dal 2000 si occupa di studio e tutela dei diritti dei minori in Italia: il suo nono Rapporto annuale è dedicato proprio alla condizione degli adolescenti. La seconda, precisa la rivista promossa dalla Caritas, è invece quella di Care2Work realizzata con il contributo dell’Unione europea e di Programma Erasmus+: “Una ricerca specificamente dedicata alla figura dell’adolescente badante; analizza tutte le implicazioni che una responsabilità così grande può avere sui giovani adulti che assistono familiari non autosufficienti o fragili”. “E poi ci sono i numeri: quelli attestati dall’Istat (Istituto nazionale di statistica) nel 2011, nel rapporto ‘La conciliazione tra lavoro e famiglia’, da cui emerge che in Italia 169mila ragazzi tra i 15 e i 24 anni (pari al 2,8% della popolazione di questa fascia d’età) si prendono cura di adulti o anziani fragili”.
Altri numeri provengono da “un’indagine minore, ma non meno importante, realizzata su 228 studenti delle scuole medie inferiori e superiori nel Comune di Carpi (Modena) nell’ambito del progetto Europeo Toyac (Together for young adult carers) da cui è emerso che il 13,6% dei partecipanti vive con almeno una persona disabile o malata da tempo (prevalentemente un genitore o un nonno) e che il 19,8% presta un livello di cura di intensità alta o molto-alta”. “Dietro a queste ricerche e a questi dati si nascondono, spesso avvolte da un muro di silenzio e vergogna per la propria condizione e per la propria famiglia, storie di ragazzini sofferenti ma anche, incredibilmente, forti e tenaci. Sofferenti perché soli con loro stessi… Ma anche forti, come spiega più avanti Licia Boccaletti, coordinatrice della cooperativa Anziani e non solo, di Carpi. È lei infatti a spiegarci che per molti ragazzini contribuire alla cura di un adulto rafforzi l’autostima, faccia diventare i giovani caregiver più maturi e responsabili dei loro coetanei”.

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