Papa Francesco: udienza, ai giovani “vivere la vita con i criteri della fede”

foto SIR/Marco Calvarese

“Vivere la vita con i criteri della fede”. È l’invito rivolto ai giovani, nel triplice saluto finale dell’udienza generale di oggi, in cui il Papa ha ricordato la festa di san Matteo, che si celebra oggi. “La sua mansuetudine – ha detto – sostenga voi, cari ammalati, quando la sofferenza sembra insopportabile; e la sequela del Salvatore ricordi a voi, cari sposi novelli, l’importanza della preghiera nella storia matrimoniale che avete intrapreso”. Poi un saluto collettivo, tra gli altri, ai pellegrini provenienti dalle diocesi di Acqui, Grosseto, Nola, Sessa Aurunca e Tortona, accompagnati dai rispettivi vescovi, e agli alunni del Seminario maggiore interdiocesano di Udine, Trieste e Gorizia, accompagnati dall’arcivescovo monsignor Bruno Mazzocato: “Auspico che il pellegrinaggio giubilare e il passaggio della Porta Santa alimenti in voi la fede, dia nuovo slancio alla speranza e renda feconda la carità con un’attenzione sempre più viva alle necessità dei fratelli bisognosi”. Presente oggi in piazza anche la giunta comunale di Taranto, con l’arcivescovo monsignor Filippo Santoro, salutati anche loro dal Papa, insieme con i partecipanti al corso promosso dalla Pontificia Università della Santa Croce, i direttori delle Case della Divina Provvidenza d’Italia e i Missionari Monfortani, che ricordano il terzo centenario della nascita al cielo del fondatore san Luigi Maria Grignion de Montfort. “La visita alle tombe degli apostoli favorisca in tutti il senso di appartenenza alla famiglia ecclesiale”, l’auspicio di Francesco.

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