Papa Francesco: cerimonia conclusiva di Assisi, i leader delle nazioni “non si stanchino di promuovere vie di pace”

Un appello a “chi ha la responsabilità più alta nel servizio dei popoli, ai leader delle Nazioni, perché non si stanchino di cercare e promuovere vie di pace, guardando al di là degli interessi di parte e del momento: non rimangano inascoltati l’appello di Dio alle coscienze, il grido di pace dei poveri e le buone attese delle giovani generazioni”. A lanciarlo è Papa Francesco da Assisi. “Qui, trent’anni fa San Giovanni Paolo II disse: ‘La pace è un cantiere aperto a tutti, non solo agli specialisti, ai sapienti e agli strateghi. La pace è una responsabilità universale’. Assumiamo – è stata l’esortazione di Papa Francesco – questa responsabilità, riaffermiamo oggi il nostro sì ad essere, insieme, costruttori della pace che Dio vuole e di cui l’umanità è assetata”. Il Pontefice ha anche auspicato che “i credenti siano artigiani di pace nell’invocazione a Dio e nell’azione per l’uomo! E noi, come Capi religiosi, siamo tenuti a essere solidi ponti di dialogo, mediatori creativi di pace”.

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