Incontro di Assisi: preghiera dei cristiani. L’invocazione della pace per 27 paesi del mondo

Un’invocazione per il dono della pace e la cessazione di ogni violenza e ostilità. 27 sono i Paesi che sono stati nominati nel corso della preghiera ecumenica dei cristiani nella basilica inferiore del Sacro Convento di Assisi. A ciascun nome è stata accesa una candela. Si è pregato per la Repubblica democratica del Congo; per la fine della tensione tra Corea del Nord e Corea del Sud, per la riconciliazione tra l’Etiopia e l’Eritrea, per la cessazione delle violenza in Gabon, per la pace in Messico, ferito dal narcotraffico, per la pace e la fine di ogni violenza in Siria, in Iraq, in Libia, nel Nord del Mali, nella regione del Mindanau, nelle Filippine, in Somalia, in Ucraina, nello Yemen, in Terra Santa; per la fine degli scontri nella regione del Kashmir, per la pacificazione degli armeni e gli azeri nel Nogorno-Karabach, per la cessazione del terrorismo in Pakistan, per la pace in Senegal, per la fine di ogni violenza in Sud Sudan, la pace e la fine delle tensioni in Venezuela, e “per tutte le altre terre contaminate dal virus dell’odio e del conflitto”. Nelle intenzioni di preghiera, si è rivolto un pensiero anche ai sacerdoti rapiti in Terra Santa, padre Paolo Dall’Oglio, il vescovo siro-ortodosso di Aleppo, Youhanna Ibrahim, e quello greco-ortodosso di Aleppo e Iskanderun, Boulos al-Yazij.

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